“Ringraziamo il ministro della Salute Roberto Speranza, con cui io stesso sono stato costantemente in contatto. Per noi del MAIE – spiega il Senatore Ricardo Merlo – il tema era molto sentito, perché di grande importanza per i nostri connazionali all’estero, soprattutto per quelli residenti in alcuni Paesi dell’America Latina”
“Green pass a tutti gli italiani all’estero, a prescindere dal vaccino fatto. La conferma è arrivata con una circolare del ministero della Salute. Un altro obiettivo raggiunto: siamo molto soddisfatti”. Lo dichiara in una nota il Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
“Come MAIE ringraziamo il ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue l’ex Sottosegretario alla Farnesina – con cui io stesso sono stato costantemente in contatto, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete a quello che era il disagio di tanti connazionali nel mondo, oltre che di tanti stranieri interessati a visitare il nostro Paese. Ora potranno farlo tutti, in sicurezza e in libertà”.
Dunque anche chi si è inoculato un vaccino non riconosciuto dall’Ema potrà accedere al Green pass in Italia. I soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato possono ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-RNA nei dosaggi autorizzati per il “booster” (Pfizer/BioNTech o Moderna) a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario. Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente.
Tutto è iniziato con un ordine del giorno targato MAIE, presentato lo scorso 9 settembre dall’On. Mario Borghese, vicepresidente del Movimento, e accolto dal governo. Nelle settimane successive, il Sen. Merlo non ha mai smesso di essere in contatto con i vertici dell’esecutivo per seguire la questione da vicino. Ecco che finalmente la soluzione è arrivata.
“Per noi del MAIE – spiega il Senatore – il tema era molto sentito, perché di grande importanza per i nostri connazionali all’estero, soprattutto per quelli residenti in alcuni Paesi dell’America Latina – penso all’Argentina, al Venezuela, al Brasile, alla Repubblica Dominicana, per esempio – vaccinati con Sputnik, Sinopharm o Sinovac. Abbiamo quindi raccolto le necessità del territorio, come facciamo sempre, e le abbiamo portate sui tavoli del governo di Roma. Continueremo a operare in questo modo, pensando sempre a difendere i diritti dei nostri connazionali, ovunque siano nel mondo”, conclude il presidente MAIE.
Fonte: ItaliaChiamaItalia
Grazie per quello cahe avete fatto. E’ gia’ molto rispetto a tutti gli altri che non hanno fatto niente. Ma, scusatemi, non e’ abbastanza per superare la DISCRIMINAZIONE subita.
Ci sono paesi, soprattutto del Sudest Asiatico, che hanno ricevuto decine milioni di dosi omaggio dalla Cina e dalla Russia. Ovviamente Sinopharm, Sinovac e Sputnik. Pertanto non e’ facile trovare vaccini Pfizer, Moderna o Astra Zeneca. Inoltre non e’
consentito scegliere quale vaccino inocularsi. Si puo’ solo scegliere se vaccinarsi o no.
Ne consegue che non e’ sempre possibile in quei paesi, inocularsi una terza dose con vaccini approvati da EMA. Rimane pertanto la DISCRIMINAZIONE suddetta.
L’unico modo per render giustizia a tutti gli italiani residenti all’estero e’ la seguente: UN ITALIANO – UN VACCINO* – UN GREEN PASS. Tutto il resto e’ DISCRIMINAZIONE.
* Qualsiasi vaccino completo approvato WHO.