Ricardo Merlo presenta il Programma del MAIE per le elezioni politiche 2018 in 10 punti
1) Rete consolare: più risorse, meno ritardi.
La Rete consolare è il biglietto da visita dell’Italia nel mondo. È necessario trovare una soluzione allo stato di catastrofe della Rete consolare, garantendo a ciascun consolato un numero di dipendenti adeguato a garantirne l’efficienza. Coloro che hanno governato gli ultimi 10 anni ci hanno lasciato in una situazione caotica e insopportabile. Attualmente per il rilascio di un passaporto o il riconoscimento di una cittadinanza ci vogliono anni di attesa quando addirittura l’impossibilità di ottenere un turno.
È necessario un progressivo Questo importo rappresenta solo lo 0,0019% della spesa pubblica italiana, cioè è perfettamente fattibile. Con più parlamentari del MAIE – l’unico partito degli italiani all’estero – avremo più forza per imporre questo obiettivo fondamentale.
2) Cittadinanza italiana: no alla tassa, sì alla parità di genere nella trasmissione della cittadinanza.
Eliminare la tassa sulla cittadinanza: la legge italiana stabilisce che è cittadino per nascita il figlio di un cittadino italiano. Il pagamento di una tassa di 300 euro, per ottenere il riconoscimento di un diritto, è totalmente incostituzionale. In uno stato di diritto, è richiesta una tariffa per la prestazione di un servizio, non per il riconoscimento di un diritto; farlo significa trasformare il nostro stato in un sistema in plutocratico, perché solo la persona che ha soldi può vedere riconosciuto il proprio diritto. Lo Stato italiano, in quanto tale, deve garantire i servizi consolari.
Parità di genere: (e quindi tutti i loro discendenti) non possono accedere alla cittadinanza italiana oggi, a causa di una legge antiquata e discriminatoria delle donne che deve essere modificata.
La diffusione della lingua e della cultura italiana è uno degli strumenti più efficaci per rafforzare e promuovere la presenza dell’Italia nel mondo. Assegnare più fondi a questo settore, lungi dall’essere un costo per la collettività, è un investimento che si trasformerà in benefici concreti per l’Italia. La promozione della lingua deve essere completa, non solo per i bambini e i giovani in età scolare, ma anche per gli adulti che, a causa della loro origine o per l’attrazione culturale del nostro paese, vogliono rafforzare i legami con l’Italia.È necessario realizzare maggiore coordinamento e l’istituzione nei principali consolati della figura del Promotore Culturale, che interagisca con associazioni e organizzazioni di volontariato della comunità italiana all’estero.
E’ inoltre fondamentale promuovere lo studio della lingua italiana anche nelle scuole pubbliche estere.
6. Promuovere l’università e lo scambio scientifico.
In un mondo globalizzato, l’Italia deve promuovere ulteriormente la sua eccellente offerta universitaria, promuovere un sistema di borse di studio per giovani di origine italiana da formare in Italia e promuovere la cooperazione scientifica con ricercatori di origine italiana.
7) Controllare l’immigrazione clandestina e facilitare il rientro delle famiglie italiane.
La politica migratoria italiana deve dare la priorità all’ingresso di famiglie italiane o di persone di origine italiana dall’estero e, dall’altra parte, contrariamente a quanto è stato fatto negli ultimi anni, controllare e respingere l’immigrazione clandestina.
In merito alla necessità di rafforzare la rete consolare, è necessario riaprire i consolati che sono stati chiusi negli ultimi anni, ad esempio: Montevideo (Uruguay), Newark (USA), San Gallo (Svizzera). Apertura di nuovi consolati in territori con una grande comunità italiana come, ad es., gli stati brasiliani di Espiritu Santo e Santa Catarina.
La globalizzazione comporta mobilità: lavoratori, ricercatori, studenti, professionisti cercano in altri paesi opportunità di lavoro non sempre di tipo definitivo, così tanti giovani italiani vanno all’estero, o gli italiani nati all’estero spostano temporaneamente la loro residenza in altri paesi. A ciò si aggiungono le migrazioni derivanti da crisi politiche o economiche (ad es. Venezuela). È necessario riformare l’AIRE (l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), al fine di combattere più efficacemente questo fenomeno e tutelare i diritti dei cittadini italiani migranti.
Il MAIE non è un partito politico tradizionale.
Si aderisce al MAIE non per privilegiare una specifica matrice politica ma per i valori ed i principi che il Movimento Associativo Italiani all’Estero rappresenta e difende. Esso ha il suo fondamento nel rispetto delle istituzioni della Repubblica italiana e nel raggiungimento della democrazia.
MAIE unisce e non divide
E proprio per questo motivo il MAIE orienta la sua azione alla costruzione e al rafforzamento di una rete globale degli italiani all’estero con l’obiettivo di considerarli una parte integrante della nazione italiana globale e quindi una risorsa e un’opportunita’ della Repubblica italiana..
Il MAIE ha una precisa unita’ di intenti
Tramite queste qualita’ intende essere sempre piu’ presente ed efficace nella politica italiana, con una visione globale che permette accordi ed alleanze anche con altri soggetti politici che condividano la stessa visione delgi italiani nel mondo come insostituibile risorsa per l’Italia
Presidenza MAIE
RICARDO MERLO PRESIDENTE MAIE,SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI E SENATORE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Politico italo-argentino, nato a Buenos Aires il 25 maggio 1962. Presidente e Fondatore del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero e Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (Maeci).
MARIO BORGHESE
VICE PRESIDENTE MAIE E DEPUTATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Mario Borghese nasce il 14 aprile 1981 a Córdoba, Argentina. Cresciuto in un ambiente d’italianità, soprattutto grazie a suo padre, il quale si è sempre impegnato nelle diverse associazioni italiane al fine di mantenere saldi i legami, la cultura e le tradizioni con l’Italia.